Note olfattive: Omaggio a Billie Holiday di Serge Lutens

  • Sep 04, 2021
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La mia prima esperienza con Billie Holiday è stata in un mixtape al college alla fine degli anni '90. Un corteggiatore che ho chiaramente sbagliato ha deciso di darmelo con un calzino includendo "Sono un pazzo a volerti," dal suo seminale signora in raso album. Messaggio ricevuto. Ma, come milioni di altre persone, la voce stanca del mondo di Holiday mi ha subito sedotto: da allora ho avuto una storia d'amore con lei.

Ovviamente non sono l'unico. Il profumiere cult Serge Lutens è appena uscito Une Voix Noir ("The Dark Voice" o "The Black Voice"), il suo omaggio a Holiday. Ora devo dirtelo, le note stampa su questa fragranza sono lunghe sei pagine dense, e in modo particolare autoreferenziale: "Raccontarti di Billie è sicuramente un modo indiretto di raccontarti" io stesso. La parte I' è difficile per me. Non fraintendere, non sto con Billie, sono dentro di lei." Va bene, allora.

Ma non posso davvero incolpare Lutens per essersi sentito come lui. Holiday ha un modo di catturarti, prima con la sua voce, poi con la sua storia, poi con il suo stile, che Lutens sembra aver imbottigliato in questa fragranza. Ha usato la gardenia, intensa e dolce, il suo fiore caratteristico. O, come ha detto lui, "Billie... ha raccolto un grappolo bianco come la neve, che ha sollevato proprio al punto in cui ha chiamato "l'ustione". ...Questo ha restituito a Billie il suo sorriso fiorito." Non ho idea di cosa significhi, ma chi... si preoccupa? Lascia che Lutens abbia il suo momento. Forse qualcuno gli ha dato anche un mixtape una volta.

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